La settimana blu 2023 in Puglia ha centrato l'obiettivo: sensibilizzare quanti più giovani per renderli “cittadini del mare”. Circa 140 scuole coinvolte e più di 10mila studenti di ogni ordine e grado provenienti da tutta la regione hanno preso parte alle decine e decine di attività organizzate dalla direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica in collaborazione con l'ufficio scolastico regionale.
Eventi, incontri culturali, convegni, visite guidate, attività laboratoriali a bordo di mezzi navali: tutto questo è stata la settima blu che si è svolta dal 17 al 22 aprile.
Il mare è stato raccontato e valorizzato in ogni sua espressione. Non è infatti soltanto una risorsa economica e ricreativa, ma anche un elemento fondamentale dal punto di vista culturale e scientifico. “Il bilancio di questa edizione è felicissimo – ha spiegato l'ammiraglio Vincenzo Leone – perché i ragazzi e la Puglia hanno risposto in modo sorprendente. Il prossimo anno la settimana del mare sarà più ricca”. Nel mese precedente all'appuntamento gli alunni sono stati invitati a partecipare a un concorso artistico per raccontare il proprio sguardo sul mare. Sono state premiate le classi terze della scuola primaria Karol Wojtyla di Uggia; le classi prima, seconda e terza C della scuola secondaria di primo grado “Ceglie- Manzoni Lucarelli” di Bari e la classe seconda D dell'istituto Roncalli-Fermi-Rotundi- Euclide di Manfredonia.
“Con questa edizione siamo riusciti a far cimentare le scuole con temi ed esperienze”, ha spiegato Giuseppe Silipo, direttore dell'Ufficio scolastico regionale.
“Tutti gli alunni hanno potuto avere esperienze di tipo artistico, lavorativo e formativo, a seconda della propria inclinazione. Ognuno insomma ha potuto traguardare il mare a secondo della propria età e vocazione. É importante che gli studenti si avvicinino al mare”. Le attività di sensibilizzazione e di formazione intorno al mare hanno dato nel tempo già i primi frutti. Negli ultimi tre anni la regione Puglia si è imposta tra le realtà più virtuose dal fronte della cosiddetta Blue economy.
Al momento secondo il rapporto Unioncamere-Tagliacarne gli occupati del settore sono più di 45mila, vale a dire il 4,9 percento del totale. Il valore aggiunto prodotto dall'economia del mare negli scorsi anni è stato superiore ai 2 miliardi di euro quindi più del 4,1% del totale, contro una media nazionale del 3,4. Dati che trovano conferma anche nei risultati pubblicati a inizio primavera sulla qualità delle acque pugliesi per la balneazione. Stando ai rilevamenti effettuati dall'ARPA sono tra le migliori d'Italia. I risultati sono emersi dalla classificazione redatta per la stagione balneare 2023. In tutte le province è stato raggiunto il paramento “eccellente”.
“Il monitoraggio quadriennale – ha spiegato Vito Bruno, direttore generale di ARPA Puglia – restituisce una condizione delle acque di balneazione della regione sostanzialmente eccellente in quasi tutti i siti. Parliamo di 676 punti di campionamento e più di 9mila analisi effettuate ogni anno. Potete moltiplicarle per quattro anni e comprendere l'impegno del lavoro scientifico che si realizza in Puglia e anche l'intensità dei controlli che ci sono”.
È il secondo anno consecutivo che la Puglia risulta tra le prime in Italia per salubrità delle acque di balneazione. “Il valore del mare si esprime soprattutto dal punto di vista ambientale, ma è fondamentale anche dal fronte economico e culturale. In questo senso dunque tutte le attività di tutela e monitoraggio del mare hanno funzionato. Penso per esempio alla depurazione che è una delle questioni che più si riflette sulla qualità delle acque”. Ecco perché è fondamentale che accanto alla valorizzazione sia sempre chiaro il concetto di tutela. “Le vecchie generazioni non si sono comportate bene nei confronti del mare”, ha puntualizzato ancora l'ammiraglio Vincenzo Leone.
“Il nostro obiettivo ora deve essere mettere il mare al centro dell'attenzione dei ragazzi. E noi, come istituzioni, dobbiamo essere intorno a loro. Tutti devono fare la propria parte fornendo spunti di rifl essione su una risorsa così fondamentale per l'essere umano. L'auspicio è che ci sia sempre più spazio al mare nei percorsi formativi, perché abbiamo visto che gli studenti rispondono alla grande”.
La settimana blu ha coinvolto numerosissime realtà accademiche e associative presenti sul territorio regionale. A inaugurare la Settimana blu è stato il convegno «La tutela dell’ambiente marino e le aree marine protette» promosso in collaborazione Uniba e Lav e a cui è seguita l'inaugurazione della mostra a cura di 'Noi che l’arte' di Bari con installazioni artistiche a tema marinaro. Le iniziative hanno però coinvolto anche il WWF e PlasticFree con iniziative collettive di pulizia delle spiagge e attività di liberazione di esemplari di caretta caretta in mare. Nel circolo Barion di Bari il centro recupero tartarughe di Molfetta ha organizzato un'attività rivolta agli studenti delle scuole elementari. Due esemplari soccorsi e curati nei mesi precedenti sono stati liberati in mare, ma prima Pasquale Salvemini ha raccontato ai più piccoli la storia dei due esemplari.
“La nostra mission riguarda anzitutto le nuove generazioni”, ha spiegato. “Per molti dei bambini presenti oggi si tratta della prima volta che incontrano le tartarughe marine. Il primo obiettivo è quindi far conoscere loro le specie animali.
Noi lavoriamo a stretto contatto con i pescatori poiché sono loro che accidentalmente catturano molti esemplari durante le attività di pesca. Tramite le marinerie ci portano una serie di tartarughe e ci permettono di salvarle. É importante tenere presente che le tartarughe sono bioindicatori ambientali. La caretta caretta è presente in tutti i mari che bagnano l'Italia. Il tasso di mortalità è purtroppo ancora molto alto”.
Nell'ambito della settimana blu in Puglia è stata coinvolta anche La nave Castalia, coordinata dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Si tratta di un'imbarcazione che interviene prontamente in soccorso del mare per recuperare sostanze inquinanti. Le operazioni nello specifico avvengono grazie a delle pompe di aspirazione. Il comandante, Maurizio Moreschi, ha accolto alcuni alunni delle scuole superiori per spiegare loro un aspetto talvolta poco conosciuto legato alla tutela del mare.
“La salute dei nostri mari è di buona qualità – ha dichiarato il comandante – il segreto della nostra operatività è la velocità rispetto agli eventi. La guardia costiera controlla tutto quello che succede a livello di sicurezza e ambiente sul mare. Se ci sono incidenti comunica e richiede l'intervento al ministero dell'ambiente. A quel punto entriamo in gioco noi. Noi siamo pronti a partire h24. Il ministero ci dà il mandato e noi entro un'ora molliamo le cime e partiamo verso la zona dell'operazione.
La velocità è importante perché operando a largo in mezzo al mare abbiamo il compito di impedire che gli agenti inquinanti si propaghino. Le sostanze, dopo essere state individuate, vengono circondate e contenute da barriere di gomma. Poi entrano in funzione le macchine aspiratrici che convogliano la sostanza in alcuni container per poi essere stoccate e smaltite al suolo”.
Dal ponte della nave Castalia al lungomare di Bari accompagnati dalle note del complesso musicale della scuola media Massari Galilei. Il circolo canottieri Barion, l’associazione nazionale marinai d’Italia, la federazione italiana nuoto e la scuola cani salvataggio nautico hanno mostrato agli studenti come effettuare operazioni di soccorso in mare aperto. Lucia Lafenza, coordinatrice scuola salvataggio nautico, ha raccontato ai bambini come anche gli animali possano avere un ruolo fondamentale nel rapporto tra sicurezza e mare: “Questa mattina abbiamo effettuato due dimostrazioni di salvataggio in mare con unità cinofile. Abbiamo spiegato ai bambini qual è l'utilizzo dei cani in ambito sociale e nel rispetto del mare. Abbiamo spiegato ai bambini che bisogna avere rispetto del mare, perché il mare può essere pericoloso".
Le tante iniziative condotte in regione hanno dunque un filo conduttore che parte dalle nuove generazioni e arriva fino alla classe dirigente: il mare non è una risorsa inesauribile e va quindi tutelato non solo nella giornata o nella settimana dedicata, ma durante ogni nostro gesto.
È online il terzo numero del 2023 della rivista L’Acquedotto