Un nome, un motto, un disclaimer. Una dichiarazione d’intenti che dice tutto.
“Io scelgo il Pianeta” è il primo festival dedicato al tema della sostenibilità ambientale, che si è svolto dal 26 novembre al 5 dicembre scorsi all’interno dei teatri Kursaal Santalucia e Margherita e in altri luoghi della città di Bari.
Ideato da Cime, realtà pugliese attiva da diversi anni nell’organizzazione di eventi di respiro internazionale guidata da Vito Cramarossa, “Io scelgo il pianeta” è un festival che affronta tematiche legate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e del pianeta, attraverso un fitto programma di incontri tematici, esposizioni, attività e azioni; il tutto secondo una chiave di lettura che pone al centro l’informazione e un approccio positivo e costruttivo.
Abbiamo chiesto proprio a Vito Cramarossa come è nata l’idea di realizzare questo festival: “Noi crediamo fortemente nello sviluppo del territorio, ma affinché questo sia possibile, è necessario uno sviluppo critico da parte della comunità; solo così sarà possibile alimentare una certa energia che guardi al futuro. Nel 2014 abbiamo incontrato la Fondazione World Press Photo e pian piano siamo diventati i loro principali partner, accompagnandoli poi in diverse città d’Italia. Così abbiamo deciso di spingerci ancora oltre con una partnership con National Geographic per una vera e propria prospettiva di crescita. Volevamo sviluppare qualcosa che rimanesse sul territorio, da qui la nascita del festival “Io scelgo il pianeta”.
La rassegna, sotto la direzione scientifica di Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Italia e delle riviste mensili di settore Le Scienze e Mind., gode del sostegno della Regione Puglia e del Comune di Bari, della partecipazione dell’Università degli Studi di Bari - e dell’esclusiva collaborazione di National Geographic Italia e Rai Documentari.
A tal proposito abbiamo sentito “l’Assessora alle Culture, Turismo, Marketing territoriale del Comune di Bari, Ines Pierucci: Io scelgo il pianeta è stato sold out in quasi tutte le sue manifestazioni, eventi e incontri. Questo perché si è affrontato un tema attuale molto interessante per il pubblico. In questo è stato fondamentale l’approccio divulgativo di National Geographic, approccio che utilizza ormai da anni proprio per avvicinare più persone. Salute circolare, cambiamento e stravolgimento climatico, Covid: sono stati questi gli argomenti al centro di questo festival. Naturalmente - ha continuato Pierucci - abbiamo parlato anche di quello che è il cambiamento climatico che si inserisce nei comportamenti e nelle abitudini delle persone: quindi cultura delle persone, cultura della consapevolezza. Inquinamento visto non solo come argomento scientifico ma conoscenza del proprio patrimonio affinché lo si tuteli. Quindi abbiamo parlato nel nostro patrimonio, anche quello pugliese: ad esempio, grazie alla collaborazione con i ricercatori biologi e marini dell’Università di Bari che nelle acque delle Isole Tremiti c’è l’esistenza di un corallo nero, unico nel mondo. Si tratta di un patrimonio naturalistico che va assolutamente tutelato, prima che venga degradato dalla plastica”
Il Festival ha inglobato anche la mostra “Planet or Plastic”, in Puglia per la prima volta in assoluto. L’esposizione, che sarà possibile visitare al teatro Margherita di Bari fino al 13 marzo 2022, è realizzata da CIME in collaborazione con il Gruppo GEDI e curata da Marco Cattaneo. Un progetto fotografico vuole sensibilizzare il visitatore sul male che la plastica fa agli oceani e al nostro mare. Planet or Plastic racconta infatti i danni provocati dall’enorme quantità di plastica dispersa negli oceani e fa capire che un mondo senza plastica è possibile, ma dobbiamo essere noi i primi a farcene carico. “L’idea di questa mostra - continua Vito Cramarossa - è nata perché quella della plastica è una problematica da affrontare: ma non è una sorta di demonizzazione della plastica, piuttosto una sensibilizzazione ad un suo uso consapevole. La scelta non è tra il pianeta e la plastica, ma è una scelta legata alla quotidianità di ognuno di noi”.
All’appuntamento non poteva mancare Acquedotto Pugliese che metterà a disposizione borracce da donare agli studenti delle scuole in visita alla mostra. Si tratta di una azione di sensibilizzazione alla riduzione della plastica nel nostro uso quotidiano.