INFORMAZIONI AL PUBBLICO
ai sensi della Delibera ARERA n. 609/2021/R/IDR del 21 dicembre 2021
AQP nato dalla trasformazione in società per azioni dell’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese (E.A.A.P.) come previsto dal Decreto Legislativo n. 141 dell’11 maggio 1999, gestisce il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) nell’Ambito Territoriale Ottimale Puglia, il più grande ATO italiano in termini di estensione con un bacino di utenza di oltre 4 milioni di abitanti serviti.
Gestisce, inoltre, il servizio idrico in alcuni comuni della Campania appartenenti all’Ambito Distrettuale Calore-Irpino e fornisce risorsa idrica in sub-distribuzione ad Acquedotto Lucano S.p.A., gestore del S.I.I. per l’ATO Basilicata.
In particolare AQP gestisce il servizio di Acquedotto in 246 Comuni della Puglia (in aumento di 3 rispetto all’esercizio precedente per l’assunzione in gestione delle reti idriche degli abitati di Monteleone di Puglia, Motta Montecorvino e Roseto Valfortore) e 12 della Provincia di Avellino, il servizio di Fognatura in 243 Comuni della Puglia (in aumento di 4 rispetto al 2020 per l’assunzione in gestione delle reti fognarie degli abitati di Ischitella, Monteleone di Puglia, Motta Montecorvino e Roseto Valfortore) e 2 della Provincia di Avellino, il servizio di Depurazione in 252 Comuni della Puglia e 2 della Provincia di Avellino, per un totale di 1.047.220 utenti.
Per poter far fronte alla domanda idrica proveniente dalle diverse realtà servite, AQP gestisce un sistema idrico molto esteso, interconnesso e alimentato da fonti multiple:
- sistema interconnesso, perché i diversi schemi acquedottistici, di cui è composto, sono collegati tra di loro consentendo un potenziale interscambio tra di essi;
- le fonti di alimentazione sono multiple in quanto l’acqua viene derivata da sorgenti, invasi artificiali e pozzi.
Per ulteriori informazioni sulle persone, le infrastrutture e i metodi di produzione dell’acqua consultare la pagina Scopri l’Acquedotto
Informazioni sulla tariffa applicata sono disponibili alla pagina Tariffe
In caso di potenziale pericolo per la salute umana, è possibile trovare le informazioni e i relativi consigli sanitari e di consumo nei Comunicati stampa
I cambiamenti climatici e l’innalzamento della temperatura creano non poche difficoltà all'approvvigionamento della risorsa idrica. Un uso consapevole non è solo una buona pratica ma è diventato un gesto necessario affinché nessuna goccia venga sprecata.
Ma come possiamo ridurre i consumi d’acqua nella nostra vita quotidiana?
Informazioni sulla prestazione complessiva del sistema idrico in termini di efficienza e i tassi di perdita sono disponibili sulla pagina ARERA
I PSA sono un sistema integrato di prevenzione e controllo basato sull’analisi di rischio sito-specifica estesa all’intera filiera idro-potabile.
I PSA possono essere considerati come uno strumento di mitigazione e gestione del rischio utilizzato dai gestori per intercettare a monte potenziali pericoli che possano impattare sulla qualità dell’acqua potabile.
Gli obiettivi associati all’introduzione dei PSA sono molteplici come la prevenzione di potenziali emergenze idro-potabili lungo tutta la catena di approvvigionamento idrico a seguito di valori dei parametri fuori norma; l’allestimento di sistemi early-warning che possano intercettare potenziali rischi di contaminazione, la condivisione di tali informazioni con gli stakeholder principali.
L’attuale Direttiva Europea, in corso di recepimento nella normativa Italiana, prevede un orizzonte temporale di implementazione dei PSA del 2029. A tal proposito AQP ha concluso nel 2021 un progetto di ricerca, avviato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, per la redazione di un primo stralcio del Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) di Acquedotto Pugliese.
L’approccio innovativo alla base del PSA prevede l’esame dell’intero sistema idrico in un’ottica preventiva al fine di valutare in anticipo i rischi potenziali a cui può essere soggetto e cercando di definire e porre in essere delle contromisure per garantire nel tempo la qualità dell’acqua distribuita.
Il progetto pilota, avviato a dicembre 2018, è stato concluso nei primi mesi del 2021 e costituirà la base metodologica per estendere nei prossimi anni i risultati a tutto il territorio gestito da Acquedotto Pugliese.
In ogni caso la Società assicura la qualità dell’acqua distribuita attraverso un sistema di laboratori e ha continuato negli anni le attività di investimento in strumentazione tecnologicamente avanzata per condurre analisi sempre più sofisticate e andare anche ben oltre a quanto richiesto dalla Normativa vigente.
Si è quindi proceduto a rinnovare una parte consistente della strumentazione installata nei 10 laboratori gestiti da Acquedotto Pugliese e ad acquisire ulteriore strumentazione di avanguardia mirata a monitorare parametri quali PFAS, Glifosato, Microcistine e tanti altri.
Come avviene ormai da diversi anni, anche nel 2021, i laboratori situati nelle Province di Bari, Lecce, Foggia e Taranto hanno sostenuto e superato con successo la visita periodica di Accredia mirata a confermare la certificazione alla norma ISO17025 e ad allungare ancora la lista dei parametri accreditati.
Tale attività ha consentito ad Acquedotto Pugliese di rispettare in anticipo, rispetto ai tempi previsti, le disposizioni contenute nella Circolare del Ministero della Salute del 27 maggio 2019.
Inoltre con la parziale ristrutturazione dei Laboratori di Foggia ai fini dell’adeguamento degli arredi tecnici e dei dispositivi di sicurezza alle attuali necessità e alle normative di settore più recenti, si conclude nel 2021 l’attività di adeguamento complessivo dei laboratori che nel 2020 era iniziata con il completo rinnovamento dei Laboratori di Lecce.
Da diversi anni, i dati medi rilevati per i principali e più comuni parametri sono pubblicati sul sito internet per singolo Comune e aggiornati su base regolare. Nel corso dell’anno 2021, in analogia con quanto avvenuto l’anno precedente, non sono state emesse ordinanze sindacali di limitazione degli usi potabili relative agli abitati gestiti.
Questa visione rivolta al futuro e alla garanzia della qualità delle acque potabili distribuite e delle acque reflue depurate restituite all’ambiente è realizzata attraverso un costante investimento in strumentazione innovativa e in capitale umano che consente oggi ad Acquedotto Pugliese di essere già in linea con molti dei requisiti contenuti nella nuova Direttiva Europea sulle acque potabili emessa a dicembre 2020 e che verrà recepita nella legislazione italiana probabilmente entro il 2022.
Nel frattempo continua l’attività di monitoraggio della radioattività sulle fonti di approvvigionamento iniziata nel 2017 in base alle modalità indicate nei Piani di Controllo emessi a cura delle Regioni in cui sono dislocate le fonti stesse.
Sulla pagina Caratteristiche dell'acqua è possibile scoprire tutti i controlli che ogni giorno vengono effettuati per garantire qualità e purezza.