
Resilience
Promotion of territorial resilience
in the South Adriatic
Il progetto in breve
Negli ultimi anni, il cambiamento climatico e politiche di gestione del territorio poco efficaci hanno messo a dura prova la resilienza delle aree più vulnerabili.
Resilience nasce dalla collaborazione tra Italia, Albania e Montenegro per rafforzare la protezione civile, migliorare la gestione dell’acqua e prevenire gli incendi boschivi. Capitalizzando esperienze pregresse (come TO BE READY) e aderendo alle strategie EUSAIR, il progetto mira a costruire sistemi più efficaci di gestione del rischio, attraverso una rete istituzionale solida e una visione condivisa del futuro.
Il progetto Resilience nasce dalla consapevolezza della crescente vulnerabilità dei territori dell’Adriatico meridionale di fronte agli effetti del cambiamento climatico, come siccità, incendi e dissesto idrogeologico. Per rispondere a queste sfide, il progetto promuove strategie integrate di adattamento che combinano raccolta e analisi dati, tecnologie avanzate e approcci basati sugli ecosistemi. L’obiettivo è migliorare la capacità di previsione e risposta agli eventi estremi, rafforzando i sistemi di protezione civile in Italia, Albania e Montenegro. Resilience capitalizza esperienze precedenti, come il progetto TO BE READY, per sviluppare strumenti innovativi utili alla pianificazione territoriale resiliente. Il rafforzamento della governance locale e la condivisione di buone pratiche con altri contesti europei completano un approccio orientato alla prevenzione e alla gestione sostenibile del rischio. La formazione degli operatori e la sensibilizzazione delle comunità locali sono componenti essenziali per rendere l’adattamento climatico un processo partecipato e radicato nei territori.
Il progetto si inserisce nelle priorità del programma Interreg VI-A IPA South Adriatic, che mira a favorire una transizione energetica pulita ed equa, con ricadute dirette sulla resilienza dei territori. Anche se Resilience non si occupa direttamente di produzione energetica, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità attraverso un uso efficiente delle risorse naturali, in particolare l’acqua, e attraverso azioni che promuovono soluzioni a basso impatto ambientale. L’integrazione delle strategie locali con i principi dell’economia verde e blu, così come l’adozione di sistemi di gestione smart e sostenibili, rappresentano tasselli fondamentali per una transizione equa, che coinvolga tanto le istituzioni quanto le comunità locali. Le infrastrutture migliorate e la digitalizzazione dei dati ambientali sono funzionali alla riduzione della vulnerabilità energetica dei sistemi di protezione civile, garantendo operatività anche in situazioni critiche. Inoltre, il progetto incoraggia pratiche collaborative e inclusive, essenziali per assicurare che la transizione energetica sia non solo tecnologicamente avanzata, ma anche socialmente giusta.
Sebbene la riduzione diretta delle emissioni non sia l’azione primaria del progetto Resilience, le sue attività generano benefici indiretti e significativi anche in quest’ambito. Promuovendo una gestione sostenibile del territorio e la prevenzione degli incendi boschivi, il progetto contribuisce alla tutela del patrimonio forestale, che è uno dei principali alleati naturali contro l’aumento della CO₂. Inoltre, la digitalizzazione dei processi, la raccolta e l’analisi dei dati ambientali favoriscono una pianificazione più efficiente delle risorse, riducendo sprechi e inefficienze nei sistemi di risposta alle emergenze. Le infrastrutture rinnovate e le tecnologie più moderne previste nel progetto permettono un utilizzo più razionale dell’energia da parte degli operatori di protezione civile, minimizzando l’impatto ambientale delle loro attività. Attraverso la formazione e la sensibilizzazione, Resilience promuove comportamenti virtuosi anche a livello comunitario, favorendo un approccio culturale orientato alla sostenibilità e alla responsabilità ambientale.
La prevenzione e la gestione integrata dei rischi sono il fulcro del progetto Resilience. Il partenariato transfrontaliero coinvolge attori istituzionali chiave nel campo della protezione civile, che operano per rafforzare la capacità di risposta di fronte a eventi naturali (come terremoti, incendi, frane) e rischi legati alle attività umane (incidenti industriali, contaminazioni, collassi infrastrutturali). Attraverso lo sviluppo di strumenti condivisi per la raccolta e l’elaborazione dei dati e la creazione di protocolli comuni, il progetto mira a rendere le strategie di intervento più rapide, coordinate ed efficaci. Un ruolo centrale è attribuito alla formazione continua degli operatori, all’adozione di tecnologie innovative e alla standardizzazione delle procedure tra i tre Paesi. L’approccio adottato valorizza anche la dimensione comunitaria, puntando a creare una cultura diffusa del rischio e a coinvolgere attivamente le popolazioni locali nei percorsi di prevenzione. L’obiettivo finale è costruire un sistema di protezione civile più omogeneo e pronto a rispondere in modo tempestivo e sostenibile a qualunque tipologia di minaccia.
I numeri di Resilience

Budget Totale
4.793.738,90 di euro
Importo finanziato dall’UE
3.970.208,06 di euro

Obiettivi attesi
L'obiettivo principale del progetto è incidere positivamente sulle politiche regionali e nazionali in materia di resilienza territoriale, attraverso iniziative di medio e lungo periodo, mediante:
- l’identificazione e il miglioramento di strumenti per la raccolta, l’analisi e la condivisione dei dati finalizzati alla gestione e alla prevenzione di tali fenomeni, capitalizzando principalmente i migliori risultati dei progetti precedenti;
- il rafforzamento della capacity building attraverso attività formative e lo scambio di esperienze anche con Istituzioni e Autorità di altri Paesi europei;
- il potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature per permettere agli operatori di lavorare al meglio sul campo e, di conseguenza, consentire all’intera area dell’Adriatico Meridionale di raggiungere gli stessi livelli in termini di prontezza e immediatezza della risposta in caso di eventi critici;
- azioni volte ad aumentare la consapevolezza delle comunità locali che vivono nei territori coinvolti, come elemento fondamentale per rafforzare il legame tra istituzioni e territori e, quindi, implementare concretamente le strategie individuate e innescare un processo virtuoso di partecipazione attiva.
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