Come aumentare la disponibilità di acqua?
È possibile trasportarla dai luoghi in cui si trova abbondante, a quelli in cui è scarsa? La superficie della Terra, attualmente, è già attraversata da canali e condotte che spostano grandi quantità di acqua anche a centinaia di chilometri di distanza, proprio come avviene con Acquedotto Pugliese in Italia.
In questo modo, l'acqua viene ridistribuita sul territorio in modo che arrivi là dove serva realizzando quella che può essere interpretata come una forma di solidarietà. Negli ultimi 20 anni, molti sforzi si sono concentrati nella realizzazione di grandi opere, in particolare con la costruzione di oltre 35.000 dighe. Di fatto, queste hanno avuto un rendimento inferiore alle attese e in alcuni casi sono persino divenute causa di incidenti: inondazioni, inquinamento, migrazione di intere popolazioni, danni irrimediabili agli ecosistemi. Un'altra possibile strada, infine, consiste nella dissalazione dell'acqua marina.
Dal 1950 in avanti si è cercato di progredire in questa direzione, migliorando i procedimenti per trasformare l'acqua di mare in acqua dolce. I più diffusi, al momento, sono i processi di distillazione, che utilizzano il calore, anche quello di risulta da altre attività industriali, e i sistemi a osmosi inversa, che usano principalmente elettricità.