Consigli sull'impianto domestico
È nella responsabilità dei privati rendere fruibile all'interno di uno stabile il servizio che AQP eroga al contatore. Gli amministratori di condominio e i singoli proprietari di immobili sono invitati a provvedere alla verifica ed eventualmente alla installazione di adeguati impianti di autoclave centralizzati, che assicurino l’erogazione in tutti i punti dello stabile, anche i più lontani e alti rispetto al contatore, e che rispondano alla normativa vigente.
Per impianto idoneo si intende un sistema di autoclave (costituito da un serbatoio di compenso o riserva a valle del quale installare una pompa o da booster collegato a valle di una piccola vasca di disconnessione) posizionato al piano terra. L’installazione ai piani alti o, peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare l’erogazione idrica.
Si ricorda che il Regolamento del servizio idrico integrato vieta l’inserimento di pompe sui collegamenti diretti con la rete pubblica e che gli impianti di autoclave devono essere realizzati in modo da assicurare discontinuità idraulica tra la rete gestita dall'Acquedotto Pugliese e l’impianto di sollevamento dello stabile.
E' buona norma seguire alcune regole quando si realizza un impianto idrico privato. Installare la riserva idrica nel piano più basso è buona norma.
Per garantire l'igienicità del proprio impianto di accumulo (serbatoio o autoclave) è, inoltre necessario:
- Sottoporre il serbatoio a pulizia almeno una volta l'anno, munirlo di scarico di fondo e di sfioratore di massimo livello.
- Non collocare nello stesso locale né la centrale termica, né tanto meno riserve di carburante o materiali in disuso.
- Garantire al serbatoio una capacità tale da permettere un adeguato ricambio dell'acqua accumulata.
- In presenza di più serbatoi in batteria, collegarli in serie, in modo che lo svuotamento e il riempimento li interessi tutti in ugual misura;
- Realizzare il serbatoio preferibilmente in acciaio inossidabile o in cemento armato.
- Munire il serbatoio di: coperchio (o passo d'uomo) ben alloggiato a chiusura ermetica in modo da impedire l'ingresso di polvere e di corpi estranei; tubo sfioratore, sifonato, ad un'estremità; piletta di scarico, montata nel punto più basso del fondo; attacco al tubo di alimentazione, dotato di saracinesca di intercettazione; bocca di aerazione corredata di dispositivo per impedire l'introduzione della polvere o di corpi estranei; due attacchi (superiore ed inferiore) per l'applicazione del tubo di livello.
- Installare il serbatoio in modo da risultare isolato ed ispezionabile da tutti i lati su appoggi rigidi, adeguati al carico da sopportare e perfettamente in piano.
- Stabilire la capacità complessiva in base ai consumi e alla destinazione dell'edificio.
- Evitare la costruzione di serbatoi interrati sia all'interno sia all'esterno dello stabile, per evitare ogni possibile infiltrazione, per consentire una radicale pulizia attraverso lo scarico di fondo e per mantenere efficiente lo sfioratore di livello.
- Evitare il collegamento diretto tra la tubazione di alimentazione del serbatoio e quella di mandata dell'autoclave, allo scopo di garantire un continuo ricambio dell'acqua nel serbatoio.
- Consentire l'erogazione a caduta libera, visibile al di sopra del livello massimo consentito dal recipiente ricevitore, in modo che l'acqua già erogata non possa in alcun modo ritornare nel tubo adduttore. Questa è una norma fondamentale, per prevenire ogni possibilità di ritorno di acqua nella rete di distribuzione pubblica.