Come nelle favole. Dove tutto comincia con c'era una volta. C'era una volta e c'è ancora una storia a lieto fine. Bella da raccontare. E quella della colonia di germani reali che hanno trovato casa nello specchio d'acqua dell'impianto di depurazione di Casamassima gestisto da Acquedotto Pugliese. Starnazzano e giocano. Tutti insieme. Sotto l'occhio vigile della loro mamma. Si vedono: corpo robusto, collo corto, becco piatto e largo; scuotono la coda e quel capo, dalla chioma marrone, pronta a spiccare in un capoverde. Si vedono, si riconoscono. Soprattutto si sentono con il loro “qua qua” continuo che diventa musica per le orecchie. Lo specchio d'acqua è quello dei laghetti artificiali meglio conosciuti come trincee drenanti. Le stesse raccolgono fino a 3 mila litri di acqua depurata al giorno che lentamente può ritornare nel sottosuolo.
“Una nuova schiusa, diverse decine di pulcini che sono cresciuti in questa che è per loro un'oasi e per noi motivo di gioia – spiega il manutentore Vincenzo Mirizzi – È un evento che accogliamo con allegria perché non è scontato che l'ambiente sia di loro gradimento e non è consueta la schiusa su impianti di depurazione. È sicuramente un altro buon segno”. “Insediatisi naturalmente nelle trincee drenanti, hanno trovato un ambiente ecosostenibile, in linea on il processo di depurazione di tipo biologico realizzato da Acquedotto Pugliese. – aggiunge Vito Labate, responsabile della conduzione e della manutenzione del depuratore di Casamassima – Li abbiamo da subito adottati, ormai 4 anni fa, nelle trincee drenanti, laghetti che raccolgono fino a 3.000 litri di acque depurate al giorno, che lentamente restituiscono acqua alla terra; e da allora a oggi certo si fanno ben sentire, scandendo la giornata a lavoro; non sol quando attestando ogni giorno la loro presenza diamo mangime, integrando la loro nutrizione”. “Restituiamo l’acqua in natura contribuendo a conservare la biodiversità negli ambienti acquatici e terrestri con impianti e sistemi di depurazione che ne mantengono alta la qualità, donandola a nuova vita – sottolinea la Direttrice generale di AQP, Francesca Portincasa – Abbiamo riguardo alle necessità del domani, quando ogni giorno ci prendiamo cura di 4 milioni di abitanti del più grande Ambito Territoriale Ottimale d’Italia. Lo facciamo con una sempre maggior tutela dell’acqua, bene pubblico primario, e della sua qualità. Tanto che la depurazione è uno snodo strategico per la nostra gestione circolare delle acque. Gli impianti di depurazione in esercizio nella regione Puglia sono 185. La potenzialità complessiva è di 5,8 milioni di abitanti equivalenti”. “Il continuo miglioramento dell'efficienza dei trattamenti ha contribuito al miglioramento della qualità delle acque marine nell'ultimo decennio, come riportato dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (Arpa), secondo la quale la Puglia è ai primi posti tra le regioni costiere italiane per la qualità delle sue acque di balneazione, risultate eccellenti nella quasi totalità dei monitoraggi – continua Portincasa – A sua volta, l'eccellente qualità delle acque è la stessa che, con la tecnologia delle trincee drenanti o della fitodepurazione, reimmettiamo in natura, donando nuova vita alla terra, alimentando canali e sostenendo ritrovate zone umide che rendono così biodiversa la Puglia”. “Nel biennio 2023-24 – conclude la Direttrice generale di AQP – gli investimenti sugli impianti di depurazione ammontano a 290 milioni, dei quali 150 già impiegati lo scorso anno. Stiamo portando avanti interventi diretti a raggiungere le potenzialità di trattamento previste nel Piano di Tutela delle Acque, l’adeguamento normativo, la produzione di energia elettrica con la cogenerazione dai gas, l’ammodernamento delle stazioni alle tecnologie più recenti, il trattamento avanzato negli impianti con effluente destinato al riuso, oltre al quanto necessario in manutenzione straordinaria per la gestione quotidiana dei 185 impianti, al cui interno lavorano senza sosta migliaia di apparecchiature elettromeccaniche ed elettroniche, in centinaia di opere civili per cui è necessario garantire l’efficienza e il rinnovamento delle strutture”.
Il depuratore a servizio dell’abitato di Casamassima è un impianto dotato delle migliori tecnologie e rispettoso dell’ambiente e del territorio. Lo testimoniano un avanzato sistema di sicurezza e un articolato sistema di trincee drenanti per il rilascio delle acque di qualità, trattate per finalità ambientali e in prospettiva per usi agricoli. L’impianto è stato progettato perché vengano rilasciate solo acque depurate. Con un investimento complessivo di 3,7 milioni di euro, il depuratore assicura processi preliminari e di equalizzazione delle acque ed è dotato di vasca nitro e denitro, vasche di sedimentazione, di filtrazione e disinfezione con metodologia a raggi UV e clorazione. Come gli altri impianti gestiti da Acquedotto Pugliese, è di tipo biologico. La depurazione pertanto avviene in maniera naturale. Per il suo funzionamento è, infatti, indispensabile l'attività di microrganismi unicellulari, definiti anche batteri “buoni” che hanno il compito di pulire le acque. I depuratori sono presidi sanitari a tutela del territorio e della qualità di vita complessiva dell'area servita, con l'esclusivo compito di restituire al loro ciclo naturale e con modalità compatibili e rispettose dell'ambiente, le acque provenienti dalle abitazioni dei cittadini allacciate regolarmente alla pubblica fogna.