Il Tribunale di Taranto dichiara la correttezza delle prassi aziendali dell’impianto, oggi interamente ristrutturato con 15 mln di euro
Bari, 20 novembre 2024. Il compost per l’agricoltura prodotto da Aseco, azienda pubblica partecipata da Acquedotto Pugliese e Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di Gestione dei Rifiuti (Ager), specializzata nel trattamento della parte umida dei rifiuti, è di buona qualità e risponde ai requisiti tecnici previsti dalla legge.
Lo conferma la recente sentenza del Tribunale di Taranto, sollevando da ogni addebito e responsabilità manager e tecnici di Acquedotto Pugliese e di Aseco.
Nel corso del giudizio, Aqp ha dimostrato la correttezza e la trasparenza delle proprie prassi aziendali, producendo un centinaio di analisi dei campioni, che hanno attestato la conformità sia dei fanghi che del compost agli standard qualitativi di legge. Confutando, in tal modo, la tesi che potessero contenere sostanze nocive, come era stato sostenuto a seguito di un’erronea interpretazione della normativa di settore ma, soprattutto, senza aver effettuato alcun prelievo di campioni e analisi sugli stessi.
Aseco prosegue la propria attività nell’impianto di Ginosa, sottoposto negli ultimi tre anni a completo revamping, con un investimento pari a 15,5 mln di euro, che ha consentito, tra l’altro, il trattamento delle emissioni odorigene senza disperderle nell’ambiente circostante.
Aseco è la prima società pubblica ad occuparsi nel territorio pugliese della gestione dei rifiuti organici. Accanto all’impianto per la produzione di compost, in un’area di circa 3.500 mq, messa gratuitamente a disposizione della comunità di Ginosa, sorgerà in futuro un “eco parco”, il cui studio di fattibilità tecnico-economica è stato redatto dal Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università di Bari.