“Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”.
Così San Francesco, nel Cantico delle Creature, canta Sorella Acqua. E’ il testo poetico più antico della letteratura italiana di cui conosciamo l’autore.
Un grande blocco di pietra bianca, immerso nel verde fitto del bosco, ai piedi del monte dove ieri l’acqua sgorgava liberamente per portarsi nel Mar Tirreno, riporta questa espressione di lode, ad indicare il punto dal quale un sapiente, originale, coraggioso impegno ingegneristico posto in essere da Acquedotto Pugliese, ha dato valore ad un bene tanto prezioso quanto utile. Quest’opera ha avuto inizio circa 140 anni orsono, se si considerano sia la fase politico-decisionale, sia di programmazione, sia di realizzazione.