
Il mar Mediterraneo, sentinella climatica del nostro pianeta, sta affrontando una crisi senza precedenti. I dati raccolti dal programma europeo Copernicus dipingono un quadro allarmante: dal 1982 al 2023, la temperatura media annua del suo bacino è aumentata di circa 1,7°C, un valore che si avvicina al doppio rispetto alla media globale degli oceani.
Nel mese di luglio 2024 ha segnato un record storico, con la temperatura media del Mediterraneo che ha toccato un picco di +1,76°C rispetto alla media trentennale. Questa situazione non riguarda solo la superficie: l'onda di calore sta penetrando in profondità, alterando l'intero equilibrio termico di un ecosistema già fragile.
Inoltre, il Mediterraneo mostra i primi segni di cedimento poiché, oltre all’aumento di temperatura dell’acqua, il processo di acidificazione sta modificando la chimica delle sue acque, un doppio attacco che mette in ginocchio la biodiversità.
Specie un tempo resilienti, come coralli e ricci di mare, stanno pian piano scomparendo, anche in assenza di pesca intensiva.

