La principale forma di approvvigionamento idrico di Acquedotto Pugliese proviene da laghi artificiali ed è resa potabile dai nostri impianti di potabilizzazione.
I laghi artificiali sono accumuli di acqua che si formano interrompendo corsi d’acqua superficiali con l'ausilio di dighe di sbarramento. L’acqua, così raccolta, viene classificata in categoria A/2 (D.Lgs n° 152/06 art. 80) e deve essere sottoposta a un “trattamento chimico-fisico normale e disinfezione”, che prevede una serie di fasi consequenziali:
- predisinfezione;
- additivazione dei flocculanti;
- chiariflocculazione;
- filtrazione su sabbia silicea;
- filtrazione su carbone attivo granulare (in esercizio su tutti gli impianti gestiti ad eccezione dell’impianto del Sinni dove è in fase di programmazione un intervento mirato a implementare anche su di esso i carboni attivi);
- postdisinfezione.
Gli impianti di potabilizzazione che approvvigionano il sistema idrico di AQP sono cinque e distribuiti in tre regioni:
- Conza della Campania (in Campania);
- Pietra del Pertusillo (in Basilicata);
- Fortore, Locone e Sinni (in Puglia).
L’impianto di potabilizzazione del Sinni, in agro di Laterza, con la sua capacità di trattamento massima teorica di 6000 litri al secondo, rappresenta uno tra i più grandi impianti della sua tipologia realizzati in Europa.
L’impianto di potabilizzazione di Conza è, invece, il più recente: nel 2017 è entrato a far parte del sistema di approvvigionamento di AQP.
I reattivi di processo utilizzati da AQP per potabilizzare l’acqua vengono controllati su base regolare e sono idonei al trattamento delle acque destinate al consumo umano.
Il flusso idrico in uscita da detti impianti di potabilizzazione, dopo il trattamento, viene immesso nelle reti di adduzione e distribuzione fino all’utenza finale.