Una piccola raccolta di filastrocche, scritte da Lucia Montinaro, per i più piccoli che vogliono scoprire il ciclo dell’acqua in compagnia di due fratellini: Goccetta e Goccino.
Lucia Montinaro nasce a Bari il 14 aprile 1967 da Angela Fiore, poetessa, e Elio Montinaro, ex dipendente di Acquedotto Pugliese. Sin da piccola scrive poesie, filastrocche e racconti. Dipendente di Acquedotto Pugliese dal 2008, si è sempre dedicata ai bambini come animatrice e clown terapista in collaborazione con l’Associazione Gran Teatrino Casa di Pulcinella di Bari. E' stata anche attrice presso il Teatro Osservatorio di Bari con Vittorio Cosentino, ma anche presentatrice, grazie alla casa editrice San Paolo, degli spettacoli provinciali per le selezioni dello Zecchino D’Oro.
Goccetta è tutta perfetta
bombata da giù e a punta da su.
Goccetta è fatta di acqua
di mare, di fiume o di laghetto,
oppure d’acqua di rubinetto.
Goccetta ha un bel fratellino
Il suo nome è giusto…Goccino.
Giocano insieme nel tuo lavandino,
ma se vai d’estate a remare
loro son lì a giocare nel mare.
Li trovi dovunque in tutta la terra
e quando il caldo ti fa sudare
a loro piace tanto volare.
Vanno su in cielo ad inventare
nuvole belle da raccontare.
Quando son stanchi di stare lassù
Piovendo, piovendo tornano giù.

In una veste cristallizzata
fioccando in nevicata
si rallegrarono un freddo mattino
Goccetta e Goccino.
Dalla cima di un grande pino,
discese soffice Goccino
ondeggiando assai beato
verso il prato innevato.
Dall’alto della vallata
rotolò Goccetta per la scarpata,
sulla lunga pista bianca,
senza essere mai stanca.
Fu un gran bel divertimento
farsi poi soffiar dal vento,
leggeri volando fino al fresco ruscello,
dove finì il gioco bello.
La neve si sciolse in un momentino,
tornarono d’acqua Goccetta e Goccino.
Fresca era l’acqua del torrente,
scorreva veloce per la corrente;
Goccetta, con al fianco Goccino,
fece un girotondo attorno a un girino,
sorprese poi le carpe nel fondo,
fare beate un pranzetto giocondo
ed intanto, sotto ad un sasso,
un gamberetto andava a spasso.
Stavano correndo verso il mare e,
da lì, le trote vedevan nuotare
con grande forza controcorrente,
per ritornare al loro torrente
a far nascere le pescioline,
dov’erano state anche loro piccine.
Il caldo sole l’estate annunciava
ed il pescatore la lenza lanciava
con il vermetto all’amo attaccato...
...povero il pesce che ha abboccato!!!
Goccetta e Goccino,
giunti alla fine del loro cammino,
con un tuffo sorprendente
salutarono il torrente
per iniziare un’altra avventura,
di cui vi dirò alla puntata futura.

Un gran salto e poi giù, fino in fondo,
dove il mare è più profondo,
e sotto, sotto la bianca sabbia si nasconde una grande razza.
Goccetta e Goccino sopra il suo dorso,
prendono il via per un percorso
dentro grotte misteriose e tra pescetti colorati,
sfiorando gli aculei dei ricci, le conchiglie e i paguri spaventati.
Che gran cosa entusiasmante,
come un magico tappeto volante
che veloce volteggiando tutto il mare va esplorando.
La razza poi, senza grazia e senza scusa,
lancia i fratelli sul cappello di una medusa
per risalire pian, piano su,
dove ci sei proprio tu
e tra i piedini tuoi girare e girare;
mentre nuoti li vedi nel mare?
Sono a fior d’acqua a galleggiare,
beatamente a riposare.
Che caldo, che sole, che afa da non respirare
Goccetta e Goccino così incominciano ad eeevaaapoooraaareeeee!!!
Che fantastica trasformazione
no, non è un’illusione
da acqua a vapore
nel giro di poche ore.
Niente più goccia
che scava la roccia;
niente più acqua zozza,
quella di strada della pozza;
non più liquido nel pentolone
per cucinare il minestrone.
Con il sole ed il calore
Goccetta e Goccino diventano vapore
ed a loro non sembra vero,
erano al mare…
…ed ora sono in cielo!!
Cosa faranno in alto lassù
forse, sai dirmelo tu?
Arrivati in alto, lassù
il gran caldo non c’era più
ma un freddo particolare
che li ha fatti condensare.
Goccetta e Goccino
con tanti amici vicino,
saliti anche loro nel cielo blu,
formano le nubi che vedi tu!
Cumuli, cirri e grandi strati
nel cielo così ben disegnati.
Nuvole bianche, nere e rosa
si trasformano in ogni cosa
ad ogni piccolo soffio di vento,
cambiando forma in un momento.
Che spettacolo fenomenale
fin quando non arriva…
… IL … TEMPORALE!!!!!
Nelle nubi, insieme agli amici,
Goccetta e Goccino son tanto felici;
come dentro un grande ascensore
si sale, si sale senza motore.
Quando la nube si fermerà
un altro bel gioco comincerà:
si sale dal centro, si scende dal lato
come un plotone ben schierato
DIEEETROOO FRONT!!!
si sale dal lato si scende dal centro
giù tutte le gocce in un momento
Dal cielo alla terra con un gran volo
di nuovo acqua, si va verso il suolo.
Tra un lampo ed un tuono eccezionale
questo è il gran gioco del temporale.
La pioggia fresca la terra bagna
per Goccetta è una cuccagna,
grande gioia è per Goccino
eccoli ora nel tuo giardino!
Le nubi nel cielo sono sparite
dove le gocce di pioggia sono finite?
Nel giardinetto più bello che c’è,
dove è spuntato un funghetto per te.
Goccetta e Goccino, dal cielo partiti,
su quel terreno sono atterrati e,
nel suo profondo li vedi avanzare
a tempo di valzer sembrano danzare.
Incontra Goccino una grande radice
di darle da bere il cuore gli dice.
Percorrendo i suoi tunnel speciali
sale fin su, su alle foglie autunnali.
Goccetta, che segue dietro,
scende più giù, in un pozzo segreto
ed è lì che resterà
riserva nascosta dell’umanità.
Così ognuno fa al mondo del bene
però adesso non stanno più insieme!
State tranquilli, si rivedranno
prima o poi si rincontreranno.
Mille fiori risplendono al sole
se ne respira nell’aria l’odore
ma le piantine si sono scaldate,
vorrebbero tanto esser bagnate.
Alla fontana corriamo, presto,
l’innaffiatoio portiamo appresso.
Lì troveremo Goccino e Goccetta
faranno alle piante una sana doccetta,
così cadendo dai bucherelli
rallegreranno i fiori belli.
Rotolando su petali e foglie
la loro freschezza la natura raccoglie;
corolle, pistilli, steli e radici
sono così, finalmente, felici.

Dalla foglia del grande platano
Il buon Goccino si affaccia timido.
La veste d’acqua l’ha regalata
a tutta la pianta che si è dissetata,
ora è vapore,
senza colore, senza sapore
e leggero risale nel cielo.
In alto, in alto; lassù, lassù
dentro una nube gigante e di più,
nell’aria fredda si è rotolato
così tante volte da restarne ghiacciato.
Tondo e pesante come un ghiacciolo
si lancia giù dritto puntando al suolo,
rimbalzando dall’auto all’ asfalto
fino al marciapiede con un gran salto
ritrovandosi tra piedi affrettati
e le vetrine con gli alberi addobbati,
illuminato dai mille colori
di un bel Natale che scalda i cuori.
La grandine fredda la strada ha bagnato
Qualcuno sul ghiaccio è pur scivolato.
Si è sciolto tutto dopo un pochino
in un rigo d’acqua si ritrova Goccino.
Scivola lento dal marciapiede
cadendo in un buco che sotto si vede,
un grande splash e si tuffa nel fondo
l’osserva curioso un occhietto tondo.
E’ un topolino che lesto afferra,
Dal quel fiume di sottoterra,
avanzi di cibo da sgranocchiare
per poi nella tana lesto scappare.
Goccino dal tunnel se ne vuole andare
Lì dentro no, è meglio non stare.
Quindi va via verso l’uscita
uff, uff!
quest’avventura è quasi finita!
Finita nell’acqua più azzurra che c’è
Sotto la luna che splende nel ciel
Tra le barchette dei pescatori
Di quel grande mare ora sente gli odori.
In un pozzo segreto e profondo,
Il più importante e prezioso del mondo,
è rimasta la bella Goccina
Più di un giorno, da sera a mattina.
Non c’era nulla, nulla da fare
Se non star lì, serena, ad oziare.
Un giorno poi un secchio è calato
E un poco d’acqua ha prelevato;
invece lei piano, pianino
ha iniziato un lungo cammino.
Sapeva bene dove arrivare
fino allo sbocco che porta al mare
Ci volle poi poco, davvero pochino
per rincontrare il caro Goccino,
in quel mare pulito e profondo
dove sfociano le acque del mondo.
Non c’è più la mucca sull’erba a brucare
Su in montagna non si può andare
Goccetta e Goccino rotondi e bianchi
Stanno coprendo, leggeri, i suoi fianchi.
Tanta neve ricade leggera
Dalla mattina fino alla sera
Per giorni e giorni, non è mai stanca
E la montagna tutta s’imbianca.
Il tempo così non è proprio bello
E i tanti strati di bianco mantello
dopo una notte di grande gelata
Diventano veste tutta ghiacciata
E’ uno spettacolo davvero speciale
sembra un piccolo mare glaciale,
dove si posso anche osservare
i bianchi orsetti su a scivolare.
Cosi bloccati in ghiaccio splendente,
Goccetta e Goccino senza far niente,
molto tempo dovranno restare
prima di sciogliersi e acqua tornare.