Anzitutto con le sorgenti Sele e Calore.
Da queste parte il Canale Principale, spina dorsale storica dell'intero sistema idrico. Ma non di sole sorgenti è fatta l'acqua che scorre nelle condotte dell'Acquedotto. Con il passare dei decenni le fonti primarie si sono rivelate meno in grado di soddisfare il fabbisogno crescente e da qui l'esigenza di ricorrere agli invasi, che oggi forniscono i due terzi della portata complessiva del sistema idrico pugliese. Se l'acqua di sorgente può essere immessa al consumo così come sgorga, per le acque degli invasi occorrono
processi di potabilizzazione raffinati e ad alta tecnologia.
Una tappa successiva è rappresentata dai cosiddetti
nodi idrici, ossia punti di convergenza di condotte di adduzione e di distribuzione che raccolgono e smistano il flusso da e per le diverse destinazioni.
Il lungo viaggio dell’acqua non termina nelle nostre case. Da qui, attraverso un complesso sistema di fognatura (oltre 11.000 chilometri di rete gestita) i reflui delle abitazioni vengono raccolti negli impianti di trattamento dove, al termine di un accurato processo di depurazione e sanificazione vengono finalmente restituiti all'ambiente.
Visite guidate:
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N.B. La Cascata monumentale di Santa Maria di Leuca è gestita dalla amministrazione comunale di Castrignano del Capo (LE).