L'acquaiolo era colui che, letteralmente, vendeva l'acqua per strada, tanto che alcuni pozzi erano gestiti solo dagli acquaioli "ambulanti". Riempiva i suoi barili e li disponeva a piramide su carrettini trainati da asinelli per portarli in giro per i paesi e le città ai clienti. Durante le soste , in attesa del rifornimento, stanchi della pausa o eccitati dalla presenza di una femmina, spesso i ciuchi litigavano e a pagarne le conseguenze erano i barili che si sfasciavano. Intanto l'acquaiolo scaricava i barili negli orci di terracotta dei clienti. Il contenuto di ogni barile era chiamato viaggio e il loro numero era oggetto di liti frequenti fra clienti (per lo più le donne di casa) e acquaioli. Onore dunque all'antenato dell'acquedotto.
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